In via Cesiolo al numero 40 sorge la casa delle Serve di Maria. L'edificio fu acquistato nel 1959 e le religiose iniziarono ad abitarlo il 31 maggio 1960. La fondatrice della Pia Opera delle Serve di Maria pro Clero fu la veronese madre Gradisca Todesco, nata l'11 giugno 1915 e morta in città il 26 novembre 1978. La Pia Unione, ottenuta l'approvazione diocesana il 31 luglio 1964 dal Vescovo mons. Giuseppe Carraro, ebbe sempre come finalità quella di "portare ogni aiuto ai sacerdoti con mezzi propri e caratteristici". Appena venute in possesso della casa di via Cesiolo, le Serve di Maria si presero subito cura degli altari e della chiesa parrocchiale del Sacro Cuore. Inoltre, oltre a prestarsi a fare il bucato della comunità dei Servi di Maria di Santa Maria della Scala e a quella di Rovato (Brescia), fino al 1971 accolsero gratuitamente bambine e ragazze dagli otto ai diciassette anni, orfane o di famiglia bisognosa, arrivando ad accudire una ventina di bambine bisognose di accoglienza.
Oggi le Serve di Maria Pro Clero, rimaste in poche e alcune anche anziane, non sono più in grado di offrire un aiuto concreto alle parrocchie, tuttavia, nello spirito di madre Gradisca, continuano a esprimere la loro carità accogliendo presso di loro le persone che hanno famigliari degenti presso l'ospedale; offrono disponibilità e ascolto.
© testi tratti da L. Bebber, Le Pie Istituzioni nel quartiere Pindemonte, in "La Parrocchia del Sacro Cuore di Gesù in Verona. 1933 -2013" a cura di Anna Zorzanello